IL CADUCEO
 

Il Cristo ha fondato la vera medicina per oltrepassare l'amaro frutto della perdita (-) e della separazione (:), per permettere ai suoi devoti di gustare il dolce frutto dell'unione (+) e della riproduzione (x). Lui solo è la guarigione e la vita, il medico reale.

 

 

Mosè, il liberatore, lo consentì nel deserto,
per la guarigione d'Israele, popolo eletto.
 

LA TRADIZIONE ALCHEMICO EBRAICA E CRISTIANA DELLE ORIGINI

La tradizione Alchemico-ebraica e cristiana delle origini, si riflette nel mito Edenico della perfezione e della purezza originale del Mondo, fin dalla creazione adamitica.
L’ opera di separare e riunire i corpi fisici, mentali e spirituali, corrisponde all’ Arte spagyrica di separazione del puro dall’ impuro e dopo la purificazione avvenuta, di riunire il principio sano, alla Matrice divina originale.
La separazione dello Sposo dalla Sposa alchemica e la successiva riunione, ripercorrono il mito messianico della riabilitazione e della riconoscenza del seme del Padre e del frutto del Figlio, nella matrice femminile, santificata nel verginale concepimento, oltre l’ impurità del sangue mestruale che, nel principio eterno del “Solve et Coagula”, utilizza il solvente, prodotto dallo spirito divino della Vigna terrestre, estraendo virtù e difetti da ogni elemento del Regno minerale, vegetale, animale, umano e spirituale, differenziando in due principali linee di discendenza, la memoria genetico-ereditaria.
Adamo è il Sole ed Eva è la Luna. Il serpente che causa la perdita della Grazia divora il frutto, ovvero il divin Figlio e sostituisce ad esso il figlio della carne e del sangue, generando Caino, fabbro e artefice di trasmutazione di metalli e minerali, che dal piombo all’ Oro, producono il simbolo del potere diabolico e materialista, per dominare la terra e sottoporre a schiavitù i suoi abitanti.

Ecco perciò apparire, oltre il Muro di Fuoco che chiude l’ accesso al Paradiso perduto, le due line di discendenza del puro e dell’ impuro: Caino e Abele...
Lo spirito è duplice in tale caso: diabolico o divino, secondo le intenzioni della natura alchemica avida e corrotta di Caino e di quella altruista e incorrutibile di Abele, dal quale discendono, per tradizione ereditaria gli Unti, nell’ olio e nello spirito (olivo e vite), Abramo, Mosè, Gesù (Nuovo Adamo), e il preatteso Messia, con gli eredi compartecipi della grande iniziazione sacerdotale, nell’ arte di estrarre le anime e gli spiriti dal mondo terrestre, per proiettarli nel Regno celeste della Resurrezione alchemica, o restaurazione dei princìpi originali.
Caino diviene perciò il precursore aberrato del mito del sangue e dell’ antigenesi degli angeli ribelli decaduti, che forniscono la conoscenza del frutto del Bene e del Male alle donne, producendo la morte e il peccato, nella fornicazione conseguente, a questo scambio improprio, frutto della violazione.

L’ origine dell’ Alchimia magico-esoterica, permeata di segreti e iniziazioni diaboliche diviene perciò Anticristica, poiché trasmuta lo spirito divino in sangue fraterno violato e installa una sacerdozio alchemico difforme dalla tradizione sacerdotale divina che trasmuta invece, il sangue carnale, in spirito divino superiore, canonizzato e rettificato. La Resurrezione alchemica prevede la riunione dinanzi a Dio, dello Sposo con la Sposa, nella sacra congiunzione matrimoniale, che corrisponde alle cosidette Nozze alchemiche...
La deviazione demoniaca della stirpe di Caino, prosegue in Nimrod, Re di Babele e in Satana, ispiratore diabolico del serpente intestinale, che divorando il frutto, produce la Putrefazione che scarica nella latrina, l’ impuro frutto della morte, nelle feci destinate all’ Abisso. Qualcosa di diverso, dal midollo spinale che fermenta nel serpente cerebrale e memorizza nella genesi ereditaria, la qualità della perfetta attività enzimatica, che qualifica ormoni e sperma nel puro estratto che fornisce l’ antidoto al veleno e predispone al nettareo piacere dell’Ambrosia, frutto di vita eterna.

Il Caduceo, simbolo della vera medicina, secondo la tradizione Mosaico-Messianica

Così dall’ inizio della Genesi fino ad Apocalisse, lo scopo divino del Grande Alchimista (Dio Padre) e del suo allievo prediletto, iniziato in questa Arte (il Figlio messianico), completano il ciclo del Tempo e delle Stagioni, portando all’ esistenza le diverse forme (nove), prodotte dalla sacra unione sessuale del Sole e della Luna, che, generando il Figlio e sublimandolo nello spirito ascendente, sale dall’ Alambicco verso il Cielo, portando alla manifestazione cosmica della Quintessenza che, manifestata nelle nove forme, fornisce la prova della Quadratura del Cerchio, o la meglio definita, Sfericità del Cubo.


Il Grande Alambicco della trasmutazione alchemica del Sole e della Luna


Oltrepassando le dimensioni bidimensionali, la Quadripolarità delle operazioni alchemiche, separa (
e riunisce (x) ma anche scioglie ogni Dubbio, generato dal frutto della conoscenza del Bene e Del Male, nell’unione (+) o nella perdita (-) , nella grande Opera di Restaurazione e Resurrezione di ogni elemento, terrestre o sub-terrestre, in direzione del trascendentale corpo di Luce, generato dal Padre delle creature angelicate, che concepisce le sue creature, nel bianco Seme, a differenza del Padre delle creature precipitate, nel rosso Sangue o nell’ occulto Nero delle profondità dell’ Abisso.
La differenza tra i due solventi, permette perciò l’ estrazione da ogni elemento, delle pure Virtù dello spirito e degli impuri difetti della Passione della carne e del sangue, che renderebbero vana l’ opera di ogni Alchimista, non riconoscendo nel suo lavoro, il grande Artista, Maestro della sacra iniziazione dell’ Acqua e del Fuoco, nel lustrale battesimo della Colpa e nel sacro Fuoco dello spirito.
La Grazia dell’ Amore alchemico, trasmutato dalla Morte alla Vita, nel quale sono concepiti i diversi Regni, fecondati da questa Rugiada celeste, diviene perciò accessibile a chiunque si nutra di questa eterna medicina.
Il Tempio terrestre, dimora dei corpi corruttibili e sottoposti alla Morte, trasmutando diviene il Tempio dello Spirito, dimora dell’ incorruttibile princìpio della Vita, nella Luce della Gloria dell’ Architettura divina, che ogni maestro o allievo alchimista riconosce, nel partecipare alla Grande Opera che il sanguigno cinabro, tradotto in seme mercuriale, compie, quale pietra filosofale, testimone sostanziale del potere dello Spirito di sciogliere e ricomporre, ogni essenza perduta o riacquistata.
Abramo e Mosè tradussero l’ Alchimia egizia sacro-esoterica in forma messianica, nella pietra di fondamento del Tempio ebraico (il Messia preatteso per la liberazione dalla schiavitù egiziana), diversa dalla pietra angolare, apice del vertice della piramide, simbolo del potere della divinità solare di Osiride, al di sopra della divinità lunare rappresentata da Iside.
Alla Pietra e al suo significato corrispondono perciò le differenti linee di trasmissione ereditaria della conoscenza alchemica, che divinizzando l’ uomo nel Faraone, umanizzano, invece il divino, nel Cristo...
Punti di vista differenti e perciò non uguali, benchè simili, dello stesso principio umano e divino dell’ Arte alchemica, che suggerisce l’ origine contrapposta ma non dissimile, della sua rivelazione...
Da tali considerazioni si potrebbe attribuire l’ origine dell’Alchimia, alle fondamenta della Creazione Edenica e solo successivamente, riproposta dalla cultura Babilonese ed Egizia che, nel culto della divinità del Re del mondo, iniziata da Nimrod nella costruzione della famosa Torre di Babele (libro di Enoch), ne deviò l’ origine messianica, confondendone lingua e divina interpretazione, distorcendo e disseminando ovunque la sua originale rivelazione, della quale si appropriarono le diverse culture successive, sottraendo i benefici della sua potenza e occultandone esotericamente la divulgazione concepita, per la guarigione dal veleno del diabolico Serpente.


Per tali motivi Mosé uscì dall’ Egitto, riabilitando la cultura del simbolo cristico e messianico del Caduceo, quando lo eresse, nel deserto, per la guarigione di Israele dal veleno del Serpente antico.
Secondo tale visione cabalistico-ebraica e cristiana, ogni altra presunta attribuzione alchemica ad altre sorgenti, sarebbe discutibile e inappropriata, nel definire correttamente l’ origine divina di tale Scienza dei corpi fisici, mentali e spirituali, nonché falsificata dall’ aberrazione demoniaca, che ne avrebbe esaltato solo gli scopi di concupiscenza materiale e occultato in forma magico-esoterica, la divina Rivelazione.

 

 

 
 
IL CADUCEO : SIMBOLO DELLA VERA MEDICINA