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PSICOSOMATICA
CELESTE

LE POSIZIONI
DEL CORPO, DELLA MENTE E
DELLO SPIRITO
PER ACQUISIRE
LIVELLI DI CONSAPEVOLEZZA
PIU' ELEVATI
Sala
Pasquali, Comune di Brescia.
Parte
integrante del corso di
formazione sulle Terapie
di Medicina Naturale.
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Come
un albero, la vita manifesta
due aspetti, uno visibile,
l'altro invisibile.
Di un albero possiamo
vedere il tronco, i rami,
le foglie, i frutti, i semi,
mentre ci sfuggono le radici,
da cui trae il suo nutrimento.
Eppure sappiamo
che in profondità
queste sono le fondamenta
che estraggono la vita.
La salute di un
albero dipende soprattutto
dalla linfa che le radici
trasportano in superficie;
raggiungendo le parti più
periferiche, lo nutre perfettamente.
Se osserviamo
la Natura intorno a noi,
possiamo scoprire questo
ordine manifesto in mezzo
al cosiddetto Caos.
Del Caos abbiamo
un'idea visibile, a volte
invisibile.
Esso permea le
strutture molecolari organiche
solide, ma può permeare
una struttura molto più
sottile, il nostro cervello
e invisibilmente generare
la cosiddetta confusione
mentale o spirituale che,
benché non visibile,
tuttavia fa percepire in
maniera evidente i suoi
effetti.
Osservando la
Natura vedremo infatti questi
due rapporti tra ordine
e disordine.
Lo vedremo nel
movimento delle stelle,
nelle galassie; avremo un'idea
di ordine in riferimento
ad un punto di vista, mentre
osserviamo una galassia,
ma la stessa idea di ordine
diverrà confusione
se non prenderemo un punto
di riferimento dal quale
osservare le galassie nel
loro insieme.
Nel loro numero
infinito, le stelle ci portano
veramente a verificare quanto
esteso sia lo spazio invisibile.
Tutte le diverse
manifestazioni della materia
nello spazio, si integrano
nell'energia prodotta dal
movimento stesso delle sostanze
che nell'universo lo penetrano.
La materia quindi,
sottoposta al movimento
nello spazio, genera energia
e nel suo movimento, intervallando
questi tempi di movimento,
genera anche il tempo ed
il ritmo.
Questa constatazione
di perfetta sinergia di
relazione tra gli elementi
sia dell'universo espanso
che dell'universo relativo
sottoposto alla nostra visione
obbiettiva, trovano una
conferma in ciò che
oggi in fisica moderna viene
chiamata la "teoria
del campo unificato".
Questo campo unificato
rappresenta tutto lo spazio
pieno, riempibile, in grado
di interagire perfettamente
in se stesso e con se stesso,
nell'espansione di tutta
la vita che tende per una
naturale attrazione, ad
espandersi in direzione
di sorgenti luminose più
ampie.
L' uomo stesso
cerca di penetrare la luce
solare per scoprire la natura
e capirne gli effetti sullo
stato dell'esistenza del
nostro pianeta.
Come ci è
stato insegnato, questa
sorgente di luce determina
diverse risposte molecolari.
In forma invisibile,
la luce propone a tutti
gli organismi, la stimolazione
di quelle sostanze ormonali
e soprattutto enzimatiche,
che
accelerando la loro attività
ormonale, metabolica e anabolica,
determinano sotto l'azione
del sole, la vita o la cosiddetta
crescita.
La fisica si è
sempre occupata nel tempo,
di studiare le diverse leggi
che operano nell'ambito
della Natura (campo unificato
in cui tutti gli elementi
sono presenti).
Questo campo unificato
è un campo di conoscenza
perfetta che può
interagire perfettamente
in sé e per sé,
determinando quella condizione
attribuita allo Spirito,
di perpetuo moto di autogenesi,
cioè autoproduzione
in sé, di sé
e per sé.
Nel corso del
tempo sono state scoperte
e sperimentate moltissime
leggi naturali riguardanti
il magnetismo, l'elettricità,
la luce, i fotoni, i neuroni,
protoni, elettroni e neutroni.
Tutte queste scoperte
hanno portato a diverse
applicazioni pratiche rispetto
all'abilità con la
quale si vorrebbe che la
tecnica producesse nella
vita dell'uomo, un sollievo
dalle preoccupazioni più
importanti.
Aldilà
di queste scoperte, i fisici
hanno sempre cercato la
possibilità di unificare
le diverse leggi, nell'ambito
della ricerca chimica, fisica,
molecolare, atomica, cercando
di trovare l'armonia e la
sorgente dalla quale tutte
le energie provengono.
L' indagine scientifica
ha mostrato che la Natura
è strutturata in
diversi livelli o strati.
Possiamo analizzare il passaggio
del tempo anche attraverso
questi "anelli"
che nella pianta determinano,
nella loro circonvoluzione,
l'età della pianta
stessa; che nel regno minerale
determinano stratificazioni
di elemento terrestre e
minerale via via diverso.
Attraverso questi
strati noi possiamo determinare
il tempo e quale durata
abbia manifestato la vita
nell'ambito di quel tempo,
di quello spazio, di quel
circolo.
Questa graduale
ricerca sulla comprensione
del funzionamento delle
leggi naturali, ha portato
oggi alla formulazione della
cosiddetta teoria del "campo
unificato", qualche
cosa che l'Ayurveda tentò
di interpretare e scoprire
più di 4000 anni
fa. L' oggetto delle ricerche
scientifiche non fa altro
che riconfermare quanto
già è stato
scritto e detto.
Forse ci è
incomprensibile come ciò
che è stato scritto
non sia stato divulgato
prima, ma se ognuno di noi
si avvicinasse ai testi
sanscriti indiani, si renderebbe
perfettamente conto che
tradurre ed interpretare
questa lingua traslitterata,
è per un occidentale,
opera di estrema difficoltà.
Questa lingua
tuttavia, ha dimostrato
ad alcuni osservatori nel
campo della computeristica,
di penetrare decisamente
bene negli schemi dei programmatori,
tanto che nella sua costituzione
si configurano alcuni elementi
caratteristici delle funzioni
cerebrali umane ed anche
di tutti gli elaboratori
che oggi sono prodotti in
larga misura e che sostituiscono
e coadiuvano il cervello
dell'uomo in un'opera di
penetrazione della conoscenza
più rapida e completa.
Il campo unificato
regola l'origine di tutte
le cose e pervade nel contempo
tutto l'universo.
Quando in Olistica
diciamo "la dimensione
sferica dell'esistenza abbraccia
e comprende in sé
ogni sostanza", intendiamo
proprio dire che, il campo
unificato nella sua sfericità,
pienezza d'azione ed ampiezza
di comprensione, abbraccia
appunto tutte le conoscenze
possibili ed ímmaginabili,
armonizzandole in un rapporto
di relazione tra tutto ciò
che è il corpo, la
mente, lo Spirito, differenziando
ciò che è
avere, fare, essere.
Queste
tre posizioni fondamentali
(profonda, mediana, elevata),
non sono altro che tre delle
posizioni assumibili in
relazione al cosiddetto
zero, meno, più.
Oltre a queste
posizioni ce ne sono altre
due, il "per"
ed il "diviso",
e sono collocate fuori da
questo spazio lineare.
Queste posizioni
le possiamo solo percepire,
perché sono dimensioni
che escono da uno spazio
dimostrabile fisicamente.
Non è possibile
dimostrarlo proprio perché
la dimensione fisica delle
sostanze non è altro
che una dimensione bidimensionale
o al massimo tridimensionale.
Quest'ultima appartiene
a coloro che si sopraelevano
sulla linea retta e dall'alto
osservano da una posizione
più acuta, triangolare.
Questi concetti
sono lo scopo della religione
e della devozione, e pure
dell'armonia tra le forme
geometriche, in quanto nello
spazio intorno ad una forma
geometrica, tutto il caos
ed il disordine si riordina.
E' sufficiente
mettere un elemento di ordine
in un'area di confusione,
perché questo elemento
d'ordine attragga a sé
tutto il disordine, il quale
cercherà quindi di
armonizzarsi rispetto all'ordine
che è stato introdotto
in uno spazio, in un ambiente,
in un'area.
Succede anche
nel corpo ogni volta che
assumiamo un prodotto.
Più il
prodotto è puro e
naturale e più il
disordine organico sarà
manifesto e verranno eliminate
le tossine.
Tutto ciò
che è puro annienta
l'impuro.
I Veda sono le
più antiche registrazioni
della conoscenza in possesso
dell'uomo e danno un'interpretazione
chiarissima di come l'essere
sia all'origine di tutte
le realtà materiali,
mentali e spirituali.
Nel campo unificato
la materia, pur non essendo
attiva, interagisce comunque
sotto forma di pulviscolo
cosmico in una serie di
trasmissioni elettromagnetiche,
che il pulviscolo cosmico
permette.
Comunicazioni
attraverso il pulviscolo
(etere), visibile o non
visibile a seconda della
luce che filtra attraverso
i vetri, sono in grado di
trasportare campi magnetici
ed elettricità, spedire
e raccogliere a distanza
informazioni, parole via
radio od immagini.
Quindi, se è
possibile spedire immagini
attraverso un etere invisibile
da un punto sorgente ad
uno ricevente, non penseremo
che sia impossibile fare
la stessa cosa nell'invisibile,
non manifesto e tuttavia
presente, quando crediamo
che sia possibile raggiungere
a distanza uno scopo, o
qualcuno, potendolo anche
aiutare.
Qualcuno che sa
fare tutto questo esiste
od esisterebbe, per coloro
che hanno fede e si pensa
che Dio possa oltrepassare
lo spazio ed il tempo per
raggiungere e penetrare
tutti gli universi e quindi
operare guarigioni, aiuti,
trasformazioni, che noi
chiamiamo "miracoli",
ma che altro non sono che
un' interrelazione tra elementi
armonicamente associati
tra loro.
Basta mettere
ordine nella propria vita,
nella mente, nel cuore,
perché questo fattore
d'ordine porti via via in
ordine tutti gli elementi
che sono fuori equilibrio.
La malattia non
è altro che disequilibrio,
termico, calorico, stagionale,
mentale, spirituale; la
cura non è altro
che un riequilibrio armonico,
non rigido o statico, in
quanto raggiungere una simile
posizione non è molto
utile.
L' equilibrio
dinamico od armonico (modulato
su accordi), coinvolge invece
meglio l'esperienza emozionale
e ci sentiamo maggionnente
attratti da una fonte luminosa,
chiara, dolce, attenta.
Prestiamo più
attenzione per chi ha attenzione
per noi ed abbiamo maggiori
intenzioni verso chi ne
ha per noi, e così
amiamo chi ci ama (l'irrazionale
è tollerabile solo
nell'amore).
Non è importante
l'aspetto del corpo e molto
spesso l'amore oltrepassa
anche queste forme; si può
amare al di là dell'aspetto
fisico, per la natura che
l'amore, come energia primaria,
possiede... Se alla base
della Natura di tutto l'universo
c'è questa sorgente
spirituale di intelligenza
ed energia, come può
l'uomo raggiungerla ed utilizzare
questo potenziale infinito
del campo unificato?
Come disporre
di questa energia eterna,
spirituale, spontanea, che
nessuno può indurre
od obbligare a manifestarsi,
e che spontaneamente sorge
e coadiuva l'essere nelle
sue scelte?
Queste scelte
spontanee ci aiutano a fare,
a volte, proprio quello
che è giusto, se
noi siamo giusti.
Se siamo ingiusti,
la spinta emozionale che
ne riceveremmo, potrebbe
essere proprio diametrale
opposta alla risoluzione
della nostra esigenza.
Una persona può
essere attratta dal colore
arancione del cibo, un altro
dal gusto amaro, salato,
dolce.
A volte, in alcuni
casi, chi è attratto
dal dolce e dall'amaro,
può benissimo associare
i due gusti senza esserne
disturbato, mentre altre
persone non possono reggere
le associazioni alimentari,
tra dolce ed amaro, oppure
il cosiddetto sapore agrodolce
ad alcuni è gradito
mentre altri lo rifiutano.
Si scoprirà
che ciascuno di noi è
spontaneamente attratto
da ciò che in quel
momento lo riguarda di più.
Nel sentimento
di possesso o di protezione,
ognuno può essere
indotto a prendere un oggetto
e portarlo dentro di se.
Sarà la spontaneità
dell'intuito positivo oppure
sarà la coercitiva
necessità di possedere
una cosa che oltretutto
ci fa male ed aggrava le
condizioni della nostra
salute?
Molte persone
commettono errori alimentari
ed ingrassano, accumulano
acqua perché abusano
di sale (sodio), che aggrava
l'elemento tipico del sale,
l'acqua (sali minerali,
sale marino) e così
la cellulite riempie e pervade
tutti i tessuti.
La Natura, spontaneamente
manifesta, riguarda molto
spesso l'ottenirnento di
un buono stato di salute,
quando la spontanea attitudine
è corretta, in un
essere corretto in se.
Chi ha bisogno
di aggressività indossa
il colore rosso, colore
che dà tono e forza
al fegato.
Chi invece soffre
di ansietà
troverà beneficio
nell'indossare abiti di
colore verde, colore corrispondente
al meridiano del polmone
e colore della clorofilla,
dell'ossigeno, della respirazione.
Chi vuole proteggersi
da agenti virali preferisce
l'azzurro, mentre chi è
particolarmente tenebroso
o sta percorrendo le profondità,
potrà beneficiare
del colore
bianco od anche del nero,
dipende dall'esperienza
che sta conducendo e dalla
necessità di abbigliarsi
nel modo più adatto
alla condizione che sta
sperimentando.
Anche il cibo
ha dei colori ed ha diversi
sapori, ma i gusti percepiscono
le sostanze alimentari con
diverse attrazioni.
Possiamo sentire
con piacere il rumore del
fritto e vedesse il colore,
possiamo intuire ed assaporare
con l'olfatto il profumo
di un buon cibo.
La Natura dei
sensi è dunque in
armonia con la Natura dei
sapori e degli odori.
Anche la parola
può essere acida,
acuta, sprezzante, penetrante
oppure dolce, morbida, rotonda,
armonica, rigida, secca,
dura come la terra e la
pietra, od una parola profonda
come l'acqua e dunque salata.
A volte chi è
nelle profondità
usa espressioni cariche
di "condimento",
espressioni così
salate da indurre nausea!
Le persone che
manifestano una duplice
attitudine nella parola
eccessivamente dolce, troppo
salata e ricca di condimento,
troppo piena e contratta,
soffrono di alti e bassi.
Troveranno beneficio
nel rendere la parola più
moderata, riducendo l'eccesso
di salato e di dolce, poiché
queste due realtà
gonfiano il corpo, lo aggravano,
lo appesantiscono determinando
un volume ed un peso specifico
alterato!
Attraverso diverse
tecniche, nella ricerca
del campo unificato, diversi
ricercatori preferirono
scegliere linee ben precise
di studio.
Alcuni si indirizzarono
al corpo, cercando di ragoiungere
le cosiddette asanas
(o posizioni dalle
quali osservare la vita
e l'essere, dove meditare
assumendo posizioni fisiche
vere e proprie).
Altri tentarono
la strada dell' Hata Yoga
(posizioni del corpo), altri
quella della mente, il cosiddetto
Inana Yoga (Inana significa
conoscenza).
Altri ancora únboccarono
la via del Bakti Yoga o
via dello Spirito e della
devozione.
A seconda delle
ricerche condotte, diversi
insegnanti testimonierebbero
oggi della validità
dell'assunzione di alcune
posizioni classiche nell'Hata
Yoga, che aiuterebbero il
corpo a riequilibrare le
disarinonie fisiche, mentre
l'Inana Yoga aiuterebbe
la mente a riequilibrare
le disarmonie emozionali
dei cinque sensi.
Il Bakti, o Yoga
della devozione, presuppone
una ferma e decisa volontà
di scelta nei confronti
dello Spirito e quindi l'assunzione
di un ruolo spirituale o
sottomissione (devozione)
ad un maestro.
Attraverso diverse
pratiche di meditazione
condotte nel corpo (nelle
posizioni fisiche) o nella
mente (nella ricerca di
conoscenza), o nello Spirito
(cosiddetta meditazione
trascendentale), questi
livelli possono essere sperimentati
coscientemente, non sotto
ipnosi ma sotto supercoscienza.
Questi livelli
sperimentati, mostrano che
l'uomo può disporre
e fare uso di una creatività
pressoché infinita,
sottoposta soltanto alla
legge del tempo che caincella
la nostra forma fisica,
ma non quella spirituale.
L'uomo può
fare uso di questa intelligenza
dinamica, messa a disposizione
dalla Natura, penetrando
questo campo di ricerca
unificato ed oltrepassando
il limite al quale il campo
è sottoposto.
E' necessario
avere rispetto, prima di
penetrare un'area così
confidenziale e meravigliosa,
dal momento che apre la
mente, il cuore e l'essere
ad una dimensione piacevole.
Non si tratta
però di una dimensione
espansa che fa disperdere
l'essere sparpagliato
per tutto l'universo.
Alcuni praticano
questa meditazione espansa
e finiscono lontanissimi
dal corpo, nello spazio
infinito, entrando poi in
dissociazione.
Si tratta invece
di una meditazione che permette
quella dimensione sferica
che determina rotazioni
l'una nell'altra, fino alla
formazione della cosiddetta
sfera (campo unificato).
La sfera è
anche un quark, l'ultima
tra le ricerche che penetrano
la materia.
La ricerca ha
portato alla visione di
sfere, chiamate anche neurotrasmetitori,
che viaggiano attraverso
il sistema nervoso, sanguigno,
osseo, midollare, riproduttivo
e linfatico del nostro corpo.
La MT (meditazione
trascendentale) è
una procedura che ravviva
tutti i piani di consapevolezza,
dal più basso al
più elevato, ed è
situata nei cieli.
E' una forza di
attrazione che fa crescere
tutti gli esseri in direzione
solare, luminosa, ma che
brucerebbe chiunque non
fosse sufficientemente forte
da reggere all'azione calorica
della forza di attrazione
del sole.
Scopriremo che
il sole svolge più
di una operazione, che i
suoi raggi attraversano
lo spazio e colpiscono la
terra, determinando almeno
due differenti risposte
organiche a tutta la manifestazione
terrestre.
Una è una
risposta enzimatica e l'altra
potrebbe essere definiti
una risposta acida.
E' sempre la natura
del fuoco che opera negli
enzimi e negli acidi, ma
se gli enzimi sono un elemento
+ e x , che si moltiplicano,
uniscono e fermentano la
vita, l'acido proviene dagli
elementi - e : e quindi
è distruzione, antivita,
(putrefazione).
C'è un
fuoco che distrugge ed un
fuoco che invece differenzia
ciò che deve essere
distrutto e ciò che
deve essere preservato come
nutrimento.
Il fuoco, nel
nostro corpo, provvede anche
ai nutrimenti ed all'assimilazione
delle sostanze, oltre che
alla loro depurazione.
Purtroppo per
la mancanza di molti filtri
solari, il sole non ci proviene
più in modo così
vitale (gli antichi Egizi
adoravano questo simbolo),
bensì la sorgente
di questa vita sembra che
sia più rischiosa
della vita stessa, perché
esporsi al sole oggi può
causare alla pelle moltissimi
eritemi e tumori della pelle,
può aggravare il
sistema linfatico, facendo
sopraggiungere nel periodo
estivo dolori articolari
che non hanno una connotazione
nella realtà del
ciclo biologico della Natura,
in quanto questi dolori
sopraggiungono sopratutto
in inverno.
Tutti i ricercatori
sono abbastanza stupefatti
e sconvolti, al punto di
dire che le artriti e le
artrosi non dipendono da
inverno o da estate e che
tanto avvengono comunque.
La verità
è che avvengono anche
d'estate, perché
l'acido solare non è
protetto dai filtri, e questo
determina una sorta di calore
distruttivo, aggravando
d'estate il fuoco, la linfa
e l'acqua nelle articolazioni
(sotto forma di acido lattico).
La
salute non è dunque
solo una questione di rimedi
e non è la medicina
che ci cura.
Il terapista ci
può aiutare a rimuovere
aree bloccate, portando
la nostra consapevolezza
dove è necessario
che sia
e ci mostrerà nel
terreno organico, le aree
che non funzionano.
Se farà
questo ed il paziente sarà
dotato di una normale conoscenza
per comprendere dove sono
collocati gli organi nel
suo corpo, già questa
condizione lo migliorerà.
Migliorerà
la salute semplicemente
conoscendo di più
riguardo al proprio organismo.
A nessuno viene
data una conoscenza del
proprio corpo, se non elementare
e confusa, che non aiuta
a capire cosa ci accade
nel corso di tutta la vita;
così deleghiarno
ad altri l'amministrazione
della nostra salute, a medici
che hanno pensato che forse
sia più utile tacere
sui problemi del paziente,
piuttosto che parlarne.
Hanno verificato
che parlando al paziente
dei suoi problemi, questo
si aggravava.
Peggiorava dicendogli
:"Lei ha questa malattia!".
Non si da mai
una definizione di questo
tipo, meglio dire :"Cosa
puoi fare?", in quanto
c'è di mezzo un "fare"
che permette di liberarsi
dall'avere una malattia
e dall'essere malato.
Molti ammalati
finiscono col non muoversi
più e semplicemente
migliorano entrando in movimento,
in azione, con una passeggiata,
respirando meglio.
La guarigione
proviene dunque dal sè,
dal campo unificato personale,
da quest'area di produzione
di ordine, nella quale i
neurotrasmettitori sufficientemente
stimolati, percorrono correttamente
tutti i loro canali di percorso
nel corpo e raggiungono
tutti i tessuti, penetrando
linfa, sangue, muscoli,
adipe, nervi, ossa, seme.
Questa catena
crea e ricrea i tessuti,
che si logorano fino a quando
questi neurotrasmettitori
(ormoni) circolano perfettamente
in un campo armonico ed
unificato, cioè il
nostro corpo (tempio che
ospita l'essere).
Alcuni approcci
predisposti per facilitare
l'ingresso alle tecniche
della MT sia nel corpo che
nella mente e nello Spirito,
sono proposti nell'Ayurveda
attraverso diverse operazioni.
La prima è
lo sviluppo della cosiddetta
coscienza di stati più
elevati attraverso tecniche
di meditazione.
La meditazione
va fatta sugli elementi
acqua, aria, terra, fuoco,
e rilassati e tranquilli
cominceremo ad osservare.
Osservare vuol
dire fare un'analisi di
questi oggetti cardinali,
domandandosi qual'è
il loro colore, la forma,
la temperatura, la qualità
e la potenza manifesta o
manifestabile.
Quest'analisi
è già la meditazione
necessaria per il primo
livello, quello del corpo,
del regno minerale al quale
gli elementi appartengono.
La meditazione
sul livello successivo (regno
vegetale), ci aiuterà
ad armonizzare la nostra
consapevolezza con il regno
vegetale stesso e capiremo
la natura degli esseri che
vivono armonicamente in
relazione tra di loro (alcuni
alberi vivono in simbiosi
a volte l'uno con l'altro).
Esistono però
vegetali che vivono anche
in disbiosi, come parassiti
che attaccano altri vegetali.
Tutto quello che
accade nel mondo animale
accade nel regno vegetale
ed in quello minerale, e
quindi anche il campo della
mente, se non fosse percorso
dalle stesse verità,
sarebbe un campo veramente
inaccessibile ed a nessuno
sarebbe permesso conoscere
questa sfera dello Spirito,
del trascendente, del presente
ma non visibile.
Eppure noi viviamo
questo caos e questo ordine
mentale tutti i giorni.
Un'altra tecnica
è quella del suono
e l'udito è l'organo
interessato.
Uno dei suoni
primordiali si trova nella
Samrita (uno dei quattro
libri dei Veda), che parla
sul come eliminare i cosiddetti
contrapposti (squilibri)
della Natura.
Viene fatta una
contrapposizione sonora,
suono contro suono, determinando
un terzo suono sublimale.
Questo suono superiore
è quello che percepiamo
quando mettiaino due cuffie
stereo agli orecchi e contemporaneamente
ci accorgiamo di sentire
a destra ed a sinistra,
ed in più anche in
una posizione più
alta, ma a volte anche più
profonda.
Notoriamente si
colloca in alto in quanto
tutta la musica, se non
è distorta, tende
a salire ed a generare oscillazioni
di frequenza in ampiezza
ed in altezza.
Questa terza posizione
sublimale del suono corrisponde
ad un ascoltatore che si
trovi fuori dall'orecchio
destro e sinistro.
Ma chi è
l'ascoltatore che sente
il suono quassù?
E' lo Spirito,
e cioè la ghiandola
epifisaria posta all'altezza
di circa una spanna sopra
la testa, che determina
lo spostamento dell'essere
dalla sede epifisaria ad
una sede esterna, superiore,
esistente fuori dal corpo.
Un'altra tecnica
riguarda la correzione degli
errori intellettuali.
Bisogna prima
di tutto eliminare la falsítà,
la pseudo verità
e connettersi assolutamente
con la sorgente di tutto
ciò che è
naturale, eliminando tutto
il sintetico, l'artificiale
ed il fittizio.
Decidere in piena
coscienza ciò che
è a destra e ciò
che è a sinistra,
cambiare direzione rispetto
ad una direzione sbagliata
che eventualmente avessimo
preso.
Solo questa è
l'azione che può
produrre miglioramenti,
il coesistere tra una condizione
artificiale ed una spontanea
non è possibile.
Una delle due
prevarrà e se sarà
quella artificiale, dopo
aver intuito quella spontanea,
la situazione normalmente
peggiora, mentre migliora
se avviene nella giusta
direzione.
Un'altra è
la tecnica per rafforzare
i livelli dei nostri sentimenti,
la nostra capacità
di amare, percepire, provare
compassione, affinità,
amicizia, accordo.
L'armonia non c'è
senza accordo e se non c'è
la possibilità di
guardare nella stessa direzione.
Non serve confrontarsi
e discutere, la direzione
della vita vuole che gli
esseri guardino nella stessa
direzione, possibilmente
avanti.
La tecnica del
linguaggio prevede espressioni
corrette e l'interpretazione
dei verbi.
Non possiamo parlare
del futuro al passato, usando
tempi imperfetti.
Dovremmo riuscire
a collocare esattamente
l'espressione verbale col
sostantivo e col complemento
oggetto. lo sono un'essere
è un'espressione
corretta, perché
"Io sono" corrisponde
ad "Essere".
"Io faccio
progetti" è
un'attività della
mente, del verbo fare.
"lo ho un
corpo"...voce del verbo
avere.
Quindi la filosofia,
le leggi di Natura, l'intelletto,
la nostra coscienza, la
naturale capacità
di intuire, ci mostrano
che noi siamo qualcosa di
più di un corpo.
Se siamo proprietari
di questo corpo, allora
significa che siamo qualcuno
che oltrepassa l'oggetto
stesso del corpo.
Siamo proprietari
di un'automobile e la conduciamo,
ma la vettura che è
visibile agli
occhi di tutti, non è
cosciente del suo guidatore.
Oppure potrebbe
esserlo?
Qualcuno
direbbe che è possibile
dimostrare che un buon conducente
migliora anche la funzione
della propria vettura che,
nelle mani del guidatore
esperto funziona meglio,
mentre nelle mani di un
altro, comincia a dare segni
strani di comportamento.
Chi potrebbe credere
che una vettura risenta
dell'influenza del suo guidatore?
Certamente è difficile,
ma potremmo anche crederci,
se un giomo fosse dimostrabile.
Alcuni praticanti
di MT hanno parlato di un
balzo che è possibile
fare dalla posizione immobile,
riuscendo a mantenerlo in
uno spazio di tempo più
ampio rispetto alla forza
di gravità che riporta
immediatamente al suolo,
rallentando la cosiddetta
discesa, come essere su
di un cuscino d'aria.
Esistono sogni
nei quali ci si ritrova
proprio su di un cuscino
d'aria, come sollevati dal
suolo ed i movimenti attraverso
lo spazio fluiscono meglio
in questa posizione.
Addirittura si
può avere la sensazione
di scendere da un'altissima
montagna fino alla superficie
della pianura, riuscendo
a rallentare in discesa
senza sfracellarsi al suolo
durante la caduta.
Forse una reminiscenza
di un potere passato che
ci permette di penetrare
la materia, alterando la
forza di gravità?
Forse sì,
forse è qualcosa
che abbiamo saputo fare
o qualcosa che sapremo fare
un giorno.
Di sicuro gli
unici esempi scritturali
che possano confermare l'ipotesi
di fiducia in questo, sono
quelli che riguardano il
camminare sulle acque, il
salire ai cieli...
Ho
l'idea che il "salire
ai cieli " sia qualcosa
di diverso dal salirci fisicamente,
ma che sia piuttosto una
possibilità consentita
ed attuabile da chiunque,
che elevandosi spiritualmente,
raggiunga le cosiddette
aree superiori dei cieli.
Un'ulteriore tecnica
applicata è la Ghandara
Veda, dove il rapporto tra
suono, melodia, armonia,
nella fisiologia umana elimina
gli squilibri responsabili
delle malattie.
Al mattino l'elemento
aria è più
aggravato rispetto ad altri
elementi, mentre a mezzogiorno
si aggrava il fuoco, nel
pomeriggio la terra, la
sera l'acqua.
In questi spazi
la musica più indicata
per l'orario, riequilibrerà
l'aggravio.
Nella stagione
invernale e nelle ore serali,
l'elemento acqua potrebbe
così facilmente indurre
alla depressione.
La tecnica sarà
ascoltare una musica armonicamente
adattata al momento del
giorno in cui ci troviamo.
Le musiche aeree
spaziali, ascoltate il mattino,
modulano il meridiano del
polmone in modo più
armonico, riducendo l'ansietà
che si manifesta.
Un miglioramento
organico non è mai
prodotto da un solo elemento,
ma è sempre una sinergia
di rapporto d'azione.
Ad esempio, l'elemento
acqua bene si amonizza con
la terra perché la
nutre e, l'elemento aria
con il fuoco, poiché
infatti la mattina prelude
poi al mezzogiorno, momento
in cui il fuoco digestivo
chiede nutrimento e soddisfazione.
Ogni elemento
(es. acqua) si aggrava in
corrispondenza della stagione
che corrispondentemente
lo rappresenta (cioè
l'inverno).
Durante l'inverno
dobbiamo dunque proteggere
le acque (reni), prevenire
le influenze, linfatismo,
acido lattico intramuscolare
e le articolazioni.
Tutto questo succede
perché la Natura
vuole che siano rispettate
le sinergie d'azione tra
gli elementi.
Le radici della
piante in inverno sono contratte
e in letargo nella terra,
in attesa dell'elemento
aria che attragga le foglie
in superficie.
In inverno le
radici possono anche morire
o congelare sottoposte a
temperature rigide.
Chi soffice di
acidità di stomaco,
se rapidamente non inghiotte
qualcosa e non da così
soddisfazione a questo fuoco
gastrico, comincia ad avere
crampi e dolori.
Altre procedure
riguardano l'ottenimento
dell'equilibrio attraverso
l'ascolto, la visione, l'olfatto,
i profumi, il gusto, quindi
l'assunzione di cibo armonico
(detto anche spirituale
o presentato al tempio).
Altre ancora riguardano
l'equilibrio psico-fisiologico
o neuromuscolare, cioè
l'ottenimento di una posizione
di rapporto armonico tra
tensione nervosa e movimento
muscolare.
Esistono molteplici
movimenti, passi, procedure,
posizioni, che danno al
corpo la naturale scioltezza
e liberano le ossa dal peso
specifico dell'acqua.
E' dimostrato
che corpi obesi riescono
a danzare meglio di corpi
più asciutti ma meno
articolati, in quinto la
pienezza, la dolcezza, la
morbidezza, sono elementi
che se ben armonizzata,
permettono ad un corpo più
rotondo di potersi ugualmente
muovere con grazia.
Altre tecniche
riguardano l'attività
respiratoria che ha connessione
col sistema nervoso.
Viene praticata
nelle ore del mattino attraverso
l'inspirazione di aria o
del cosiddetto Prana (spirito
vitale), cioè l'energia
vitale contenuta nell'etere
riempito dallo spazio e
dall'ossigeno, che attraverso
l'inspirazione nasale e
l'ispirazione dalla bocca,
creerebbero un ciclo di
movimento dell'aria nel
corpo, in grado di pacificare
gli stati ansiosi. Il ciclo
di purificazione riguarda
il potenziamento delle attività
fisiologiche emuntorie (urinazione,
defecazione, respirazione,
saune, contrasti tra caldo
e freddo, ecc..). Tutte
queste purificazioni fatte
esternamente od internamente,
con l'uso di sostanze appropriata,
permettono di liberarci
dalle tossine.
A questo punto,
liberi da tossine, siamo
nuovamente pronti ad assimilare
i nutrimenti.
Un'altra tecnica
riguarda la dieta armonica,
associando cibi Vata, Kapha,
Pitta (vale a dire cibi
acqua, terra, aria, fuoco,
etere) a seconda dell'influenza
stagionale.
Nel periodo primaverile,
l'aggravio defl'elemento
aria, peggiora la costituzione
Vata e si rende dunque necessaria
una correzione appropriata
per Vata (costituzione secca,
longilinea, asciutta, lineare,
dritta, sofferente spesso
di tensione nervosa, disturbi
gastrici, cervicali, tensioni
e palpitazioni cardiache).
La protezione
dovrà essere data
rallentando il movimento
dell'aria con vitamine (terra)
e fuoco, per dare all'aria
il suo circolo.
Altre tecniche
riguardano l'uso sapiente
di erbe e minerali e di
tutte le sostanze disponibili
in Natura per correggere
i disequilibri organici.
Ulteriori trattamenti
riguardano le tecniche
di Rasayana o di ringiovanimento.
Altre tecniche
riguardano l'assunzione
di un modello di comportamento
in accordo con le leggi
naturali.
Questo modello
di comportamento non è
dissociato dalla volontà
di testimoniare a favore
del naturale.
Ciò che
ci fa progredire è
prendere la decisione di
non includere più
nulla di sintetico nella
nostra vita, per poter spontaneamente
(come una sorgente) manifestare
ed esprimere in se e da
se tutto ciò che
di buono sentiamo di avere,
non essendo obbligati artificiosamente
ad assumere una personalità
diversa da quella naturale
e spontanea che ci contraddistingue.
Nei casi più
aberrati ed artificiosi,
si manifestano le cosiddette
doppie personalità.
Più diamo
spazio alla personalità
contrappose più soffriremo
di dissociazioni (segno
diviso, acqua) nell'equilibrio
neuro-vegetativo.
Avremo così
un eccesso di dolcezza ed
un eccesso di salato, eccesso
di amarezza ed acidità.
Una tecnica molto
interessante che permette
di interpretare lo stato
di salute e poi seguirne
l'andamento verificandolo
personalmente, è
l'analisi del polso effettuata
con tre dita, indice, medio,
anulare, portate sulla posizione
del polso radiale.
L' abilità
di interpretare la pulsazione
che appare sotto le tre
dita, permette di scoprire
l'origine di una malattia
in corso e di quale disturbo
(nell'acqua, nell'aria,
nella terra, nel fuoco,
nell'etere) la persona sta
soffrendo.
Se in quel momento
è aggravato il rene
(acqua), l'anulare percepirà
una pulsazione con oscillazione
acuta, ondulata oppure lineare
o morbida.
Vata
: costituzione aria
Pitta
: costituzione fuoco
Kapha
: costituzione acqua-terra
Quando
Vata pulsa al di sotto dell'indice,
il polso manifesta uno squilibrio
a livello del polmone, nell'area
cardiopolmonare.
Lo
squilibrio percepito sotto
il medio, manifesta un disturbo
alla zona epatica, squilibrio
calorico: enzimatico e digestivo
(intestinale).
Lo
squilibrio al di sotto dell'anulare
riguarda lo squilibrio dell'acqua,
del rene.
La
capacità di percepire
acutezza, profondità,
fluidità naturale
o rigidità, è
una sensibílità
prettamente spirituale (ormonale),
patrimonio del terapista.
Secondo la natura
spirituale del terapista
che effettua questa analisi,
il corpo riceve uno scambio
di energie immediato, che
può produrre un miglioramento
dello stato di salute senza
l'uso di alcun farmaco.
Non è dunque
consigliabile ad un terapista
effettuare questo esame,
se è ammalato.
In India, centinaia
di persone si avvicinano
a questi medici ayurvedici,
operanti all'interno di
cliniche nelle quali avvengono
anche le normali operazioni
chirurgiche.
Per queste operazioni
di chirurgia è necessario
essere laureati, mentre
per tutte
le altre tecniche della
medicina indiana non serve
alcuna laurea, nemmeno per
il Rasayana o le tecniche
di Yoga e meditazione.
La laurea è
indispensabile solo a chi
opera fisicamente a livello
traumatico sul corpo, o
per chi suggerisce farmaci
occidentali.
Un medico che
suggerisca farmaci occidentali,
se non è laureato,
passa dei pasticci. La medicina
sintetico-chimica ha cercato
anche in Oriente di introdurre
una serie di farmaci di
sintesi, ma la cultura Ayurvedica
ha creato un muro di protezione
dall'invasione di sostanze
chimico-sintetiche che vorrebbero
denaturalizzare anche un
popolo così spontaneo
come quello indiano.
Dopo la diagnosi,
in un istante il medico
suggerisce la terapia :"Mangia
questo e questo, ciao vai
in pace".
Molti dicono di
stare bene, altri benissimo,
altri ancora dicono di essere
guariti istantaneamente.
Suggestione forse,
ma sufficiente a mettere
in moto quelle catene di
neurotrasmettitori ormonali,
che stimolati da un processo
positivo della fede, attuano
il processo"per",
X, di circolazione e di
stimolo enzimatico-ormonale.
Possiamo parlare
di guarigione?
Preferisco lasciare
questo termine alla classe
medíco-farmaceutica,
che ha la presunzione d'aver
prodotto farmaci che dovrebbero
guarire, mentre in realtà
non hanno fatto altro che
aggravare situazioni molto
spesso già a rischio.
Diciamo che diventa
a questo punto un dovere
sottoporsi ad una terapia
medico-farrnacologica, quando
ormai abbiamo trascurato
troppo il nostro corpo.
La legge del dovere
è una legge dell'obbligo,
e quindi se non siamo irresponsabili,
accetteremo anche i farmaci,
ma stiamo parlando di un'eccezione
per i casi gravi, trascurati
da molto tempo.
La Natura insegna
a rifiutare tutto ciò
che è morte!
In India si è
dunque stabilita, tra le
varie forme di purificazione,
anche quella del vomito,
studiato e praticato in
modo terapeutico.
Un'altra tecnica
permette di anticipare le
variazioni nello stato di
salute (la cosiddetta predizione
matematica delle influenze
ambientali sullo stato di
salute).
Altre
tecniche riguardano la creazione
di un ambiente confortevole,
operando trasformazioni
nella propria casa, nel
proprio spazio, nella propria
camera, cambiando le forme
e le posizioni di alcuni
oggetti consueti, migliorando
i colori per rendere l'ambiente
armonizzato al proprio gusto
(spazio intimo).
Sembra che in
Oriente non si sia mai mancato
di assegnare nella propria
casa uno spazio al tempio.
La costruzione
di un tempio in una casa,
porterebbe alla protezione
dell'ambiente in cui viviamo,
che si traduce in un beneficio
spirituale, perché
la stessa protezione della
casa è la protezione
del nostro corpo (la nostra
casa), dentro il quale,
come esseri, abitiamo questo
tempio.
La protezione
del proprio corpo è
fondamentale e l'unico modo
per riflettere tra se e
per se sulla posizione spirituale,
è quello di assegnare
al tempio una posizione
nella casa, mantenendo sacra
quest'area, libera da errori
e violazioni manifeste.
Si tratta perciò
di un'area di rispetto.
Alcuni aprono
le tendine del tempio quando
praticano devozione e poi
la chiudono quando questa
è terminata.
Creare una condizione
ambientale adatta
a tutti gli esseri è
uno degli scopi per i quali
la cultura moderna dice
di impegnarsi, nella costruzione
di case, ambienti, luoghi,
svaghi e divertimenti.
La creazione di
un ambiente adatto alla
vita di tutti gli uomini,
può portare grossi
benefici alla salute collettiva,
così come lo spazio
armonicamente arredato di
una casa e di una città
disposta non tra rigidi
muri lineari, bensì
tra forme armoniche, genera
una sensazione di benessere.
Le forze armoniche
entrano nel nostro corpo,
armonizzando le funzioni
organiche.
Se siamo tutti
così squadrati, rigidi,
chiusi, bloccati, è
perché le forme geometriche
delle strutture ambientali
sono così aberrate
che la sfericità
(rotondità, morbidezza)
delle forme è stata
purtroppo perduta.
Le aree che riguardano
le consapevolezze dell'essere
e la parte più elevata
dell'esistenza, hanno relazione
con una naturale capacità
delle persone di progettare,
svolgere attività
creative.
Se vogliamo essere,
dobbiamo diventare creativi.
La salute di chi
si trova nelle posizioni
più elevate di consapevolezza
è pressoché
immune da influenze ed agenti
virali.
Nessun agente
virale può penetrare
un organismo elevato nella
sua condizione di "Essere
supremo".
La serenità,
l'entusiasmo, la capacità
di provare estasi e piacere,
la possibilità di
mostrare vero coraggio (non
follia di reazione), comunicazioni
competenti, considerazioni
positive, sicurezza di se,
responsabilità, coerenza,
capacità di differenziazione,
sono tutte qualità
che fanno parte della natura
dell'essere.
Chi acquisisce
queste qualità esiste
(è).
La naturale tendenza
liberale, l'ampiezza di
vedute, larghezza di opinioni,
altezza di visioni. Esaminando
l'area dell'essere, ci rendiamo
conto che forse abbiamo
qualche passo da compiere
per ottenere questa condizione.
La condizione
che la precede (quella dell'avere,
del fare) è più
vicina e disponibile, in
quanto non pretende di raggiungere
questa elevazione di personalità
tipicamente celeste, ma
si accontenta di un'esaltazione
terrestre.
Ecco come fare
: la condizione di fare
genera le azioni ed il movimento
e dovrebbe essere protetta
da azioni consapevoli.
Chi si trova in
questa condizione, normaimente
soffre delle malattie più
comuni, che però
non si aggravano mai più
di tanto.
La voglia di fare,
di lavorare, fa superare
anche a coloro che soffrono
di malattie tumorali che
li immobilizzano, il desiderio
di alzarsi e voler varcare
il giardino, ad esempio,
per rompere l'immobilità
che la paura della morte
genera.
Chi si trova in
una situazione di malattia
grave, normalrnente non
si muove più ed è
totalmente ad effetto.
Tutti gli fanno
di tutto , meno che lui
faccia qualcosa per se.
Chi è eccessivamente
impegnato nell'agire, soffre
di alcuni tipici disturbi
del fuoco: gastriti, ansietà,
stress, acidosi, catarro.
Gli organi implicati
nel "fare" sono
polmone e fegato (aria e
fuoco), Il desiderio di
avere è connesso
ad un'area profonda, dove
il senso di possesso corrisponde
all'elemento rene-intestino
(acqua-terra) e questo impulso
può portare a distruggere,
rovinare, generare possessi
ingiusti nei riguardi di
altri.
Normalmente, in
questa condizione, le persone
solidificandosi, soffrono
di disturbi di natura ormonale,
conseguente alla
maggior influenzabilità
alla quale sono soggetti.
Le emozioni prevalenti
sono quelle della paura
(di incidenti, fatalità,
ecc..) e del timore (di
perdite e di separazione).
anziché l'estasi,
la persona avverte il bisogno
di soddisfare un istinto
più solido : quello
dell'orgasnìo, per
supplire alle ansietà
ed alle angosce che l'avere
ingenera e cerca di sollevarsi
con relazioni sessuali all'insegna
dell'orgasmo.
Le aberrazioni,
le depravazioni, influiranno
in questo caso su quegli
organi che ne sono maggiormente
oggetto, quindi le vie urinarie,
la prostata, i reni ed i
núcroorganismi, tutti
disturbi dell'avere. Questi
disturbi sono legittinú,
non togliamo a nessuno il
diritto di avere i suoi
propri disturbi, ne tanto
meno lo condanniamo perché
è an-unalato; sarebbe
un errore, in quanto il
senso di colpa nell'avere
non è il senso di
responsabilità dell'essere.
Un giudizio di
questo tipo distrugge la
persona.
Il giudizio non
è consentito a nessuno,
perché dobbiamo essere
tolleranti nell'ambito di
tutte le esperienze umane.
Questa è
la vera condizione che consente
l'accesso all'area Olistica
dello Spirito.
Ci sono delle
malattie che possono essere
guarite, sono le malattie
ad effetto (o sintomi ).
Le malattie a
causa (cioè radicate
nell'essere), fanno parte
del terreno costituzionale,
cioè di quella caratteristica
primaria che lo contraddistingue.
Ad esempio, chi
ha l'iride azzurro è
linfatico, chi l'ha marrone
ha problemi gastro-intestinali
e di muco, ecc..... Queste
sono caratteristiche peculiari
a seconda della natura dell'essere,
quindi chi ha questa tendenza
svilupperà sempre
disagi di un certo tipo.
E' il suo terreno
causale che manifesta una
serie di effetti che possono
essere alleggerita, mentre
la causa originale è
qualcosa che esce dallo
schema terapeutico, perché
ognuno ha un suo terreno
a rischio.
Sotto l'influenza
stagionale tutti peggioriamo,
in un periodo dell'anno
maggiormente che in un altro.
Gli interspazi
stagionali sono le aree
di cura, riassumono in se
tutte le quattro stagioni
e divengono una quinta stagione,
proveniente dal ciclo di
causa-effetto (ruota del
Karma) delle quattro.
La sua unica collocazione
è negli interspazí
stagionali, nelle aree di
cortina molto sottili ed
a volte invisibili a vedersi
o concepirsi.
Nell'interspazio
stagionale esistono virus
ed "enútà
geneúche".
La condizione
di essere è dimostrata
tanto tangibile, quanto
quella di fare ed avere.
E' una cosa che
sperimentiamo soggettivamente
(noi siamo, possiamo essere,
noi abbiamo, noi facciamo),
ed è così
ovvio quanto enornienìente
vero, tanto è vero
che passa inosservato.
La verità
è così elementare
che solo se vogliamo complicarla
smettiamo di vederla.
Ogni regno cresce
nell'altro e dal regno più
profondo (minerale) le stesse
verità si duplicano
nel vegetale, si riduplicano
nell'animale (stiamo salendo
di regno) ed oltre.
I quattro regni
conosciuti (minerale, vegetale,
animale, sensoriale), si
fondono in un regno spirituale
superiore, che oltrepassa
i cinque sensi, composto
da materia, energia, spazio,
tempo, sostenuti dallo Spirito
che è eterno.
Questa è
la corretta interpretazione
della legge che dice :"
In Natura nulla si crea
e nulla si distrugge".
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CONFERENZA
1 : LE POSIZIONI DEL CORPO, DELLA MENTE E DELLO SPIRITO
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