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LA MEDICNA
MESSIANICA E GLI ESSENI
Il cosidetto
documento di Damasco scoperto
a Kumran nel 1954, porta in
gioco, dai segreti del tempo,
la storia della comunità
Essena, alla quale sembrano
essere appartenuti Giuseppe
d'Arimatea e Gesù stesso.
Il nome Esseni deriva dall'aramaico
Asyia, che significa medico.
La tradizione
riferisce della loro straordinaria
capacità di guarire il
corpo e la mente attraverso
l'uso di radici, foglie, fiori
ecc. rituali per l'allontanamento
degli spiriti malvagi e conoscenze
segrete risalenti alle tradizioni
Salomoniche.
Questa
comunità si ritirava
nelle parti più isolate
del deserto dove regna il sole
come energia creatrice e come
folgorante luce celeste che
cancella l'umido della notte.
Gabriele, l'Arcangelo della
tradizione avrebbe maturato
la sua realizzazione spirituale
proprio all'interno di questa
comunità. Gesù
stesso, prima di affrontare
la vita pubblica, si ritirò
nel deserto, dove i miracolosi
poteri di guarigione venivano
ottenuti con la preghiera e
il digiuno. La regola principale
della comunità è
la differenza d'amore riservata
per tutti i figli della luce
e una naturale repulsione per
tutti i figli delle tenebre.
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L'aspettativa
messianica della comunità
interpretava alla fine dei tempi
la manifestazione dell'unto
del Signore. E' fuor di dubbio
che nei testi ritrovati nei
rotoli del mar Morto sia ricorrente
l'opposizione netta di luce
e tenebre.
Secondo
alcuni saggi pubblicati in inglese
nel 1994, dagli archivi nazionali
dello stato del Kashmir, oggi
conosciuto come piccolo Tibet,
emergerebbe un documento riguardante
Gesù Cristo. Il prof.
F.M. Hassnain dichiarò
sorprendentemente di essere
in grado di dimostrare di aver
scoperto la verità sugli
anni perduti di Gesù
e che la sua missione lo condusse
in molti paesi del mondo allora
conosciuto. Nei rotoli di Kumran
si parla della storia di comunità
ebraiche presenti in Persia,
Afganistan, Srinagar (India),
dove è fortemente radicata
la tradizione che Mosè
sia stato sepolto sul monte
Nabu. A tal proposito dedica
nel suo libro ampio spazio alle
prove della presenza di Gesù
in Ladak. Nicolas Notovic vide
personalmente nel monastero
di Hemis, rotoli tibetani riguardanti
viaggi compiuti in India da
Gesù, localmente chiamato
Issa, dove un lama gli avrebbe
spiegato che il figlio di Dio
riconosceva lo spirito di Buddha
e senza aiuto di fuoco o spada
seminò nel mondo la conoscenza
di questa grande religione.
Issa è considerato uno
dei primi 22 Buddha.
Il Vangelo
degli Ebrei, escluso dai testi
canonici, riferisce che Gesù
viaggiò attraverso la
Persia, l'Iraq (Caldea), fino
a raggiungere l'India, venendo
in contatto con induisti e buddhisti,
accompagnando Giuseppe d'Arimatea
commerciante di stagno. Giuseppe
Flavio, approposito degli Esseni,
dichiarava che essi avevano
una profonda conoscenza delle
erbe medicinali e nell'arte
di guarire uomini e animali.
LA CROCIFISSIONE
(versione
Essena)
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Hassain
fornisce una versione essena
della presunta morte di Gesù,
dalla quale egli sfuggì
grazie al provvidenziale intervento
della punta della lancia del
soldato romano che, perforando
il cuore, liberò la condensazione
prodotta dalla sincope in atto
(uscì acqua mista a sangue)
producendo uno stato di coma
apparente. Giuseppe d'Arimatea
e Nicodemo furono stupiti scoprendo
che era ancora vivo, esperti
com'erano di arte medica come
adepti esseni e gli praticarono
le cure del caso immergendolo
in ALOE PURO, che aiutandolo
a formare tessuti freschi gli
favorisse la circolazione del
sangue e accelerasse la ripresa
dall'intorpidimento. Rifocillato
successivamente e spostato segretamente
in un altro centro esseno, si
mostrò in seguito ad
alcuni discepoli. Che Gesù
fosse vivo fu così strabiliante
che l'apostolo Paolo, sei anni
dopo la sua presunta morte,
sulla via per Damasco, rimase
folgorato vedendolo personalmente.
Ciò produsse la sua conversione.
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Dopo
aver affidato a Paolo la missione
di continuare la testimonianza,
Gesù si diresse in Oriente
dove, nello Srinagar, sarebbe
stato conosciuto con il nome
di Yuzu-Asaph. Fonti arabe e
persiane parlano abbondantemente
della vita di Gesù in
Oriente e in particolare della
sua tomba in Kashmir.
All'interno
di un sarcofago lineo fu trovata
una lastra di pietra fissata
al pavimento con impronte di
piedi visibili e i segni delle
ferite. Da un esame comparato
con la Sindone di Torino, le
impronte dell'uomo del telo
e della tomba in Kashmir risultarono
essere le stesse. Numerosi conflitti
sorsero in merito a questa teoria
secondo la quale Gesù
morì vecchissimo, all'età
di 120 anni. Nei tempi più
recenti, un libro dal titolo
"L'altro volto di Gesù
(memorie di un esseno) di A.
e D. Meurois Givaudan, riportava
dell'esperienza vissuta durante
viaggi astrali nella lettura
degli annali dell'Akasha. Il
termine è sanscrito e
designerebbe un elemento diverso
dall'acqua, dall'aria, dal fuoco
e dalla terra. Si tratterebbe
di una sostanza sottile che
darebbe all'universo la possibilità
di registrare la memoria in
forma visiva e acustica di ogni
esperienza spirituale. La legge
della Quinta Essenza era concepita
dagli esseni grazie alle profezie
di Ezechiele che, nella visione
dell'aquila, del leone, del
toro e del figlio d'uomo, intravede
la visione della Gerusalemme
celeste, nemica di Babilonia
la grande. Osservando la natura
di questa rappresentazione si
possono facilmente estrarre
i cinque elementi acqua, aria,
fuoco, terra, etere.
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MEDICINA
MESSIANICA
LA
MEDICINA MESSIANICA E GLI ESSENI
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