LE 9 PORTE D'INGRESSO DEL REGNO

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COME UN’ARPA DOLCISSIMA CHE VIBRA...
 
 
Il ritrovarti con la penna in mano,
o Beato Duns Scoto,
mi riporti agli studi giovanili
quando, incurante del notturno gelo,
consumavo con l’olio della lampada,
il pane grezzo e l’acqua del sapere.
 
Era la tua grandezza, limpida e pia,
speculante tormento del pensiero,
poi che lasciata l’umile celletta
del tuo romito chiostro,
sotto le arcate gotiche docendo,
illuminavi d’un tratto il Medio Evo.
 
Ora l’Immacolata col suo piede
stritola il capo del Serpente Antico,
di menzogne scaltrito seduttore;
mostra il Divino Pargolo sul grembo
che già raccolse dell’annuncio l’Ave
alla nostra meditata poesia.
 
Chi più sottile, Teologo Mariano,
colse la folgore dell’intuizione,
propugnando la tesi più discussa
dell’eterno disegno trinitario
che volle l’Assunta intatta creatura
prima del tempo e prima del peccato ?
                                        
Furibondo lo scontro dei discenti
che, fra le opposte parti,
le parigine cattedre sconvolse.
 
E “l’haecceitas ?”
Oh l’ “haecceitas” che scruta nell’abisso
il profondo mistero dell’ Ipostasi ?


Come un’arpa dolcissima che vibra
é il tuo cuore, Duns Scoto :
ai piedi della Vergine in attesa
che si spanda nel mondo il tuo messaggio
di una visione altissima di luce :
Cristo del Cosmo e della Storia Umana
Centro Irradiatore.

 

P.P.

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