Capitolo
Terzo
Le
erbe e gli spiriti nel giardino
dei figli di Dio
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Nei miei incontri
con il Maestro non mancavano
mai ascoltatori attenti che
si inebriavano all’ascolto dei
nostri discorsi, anche se non
mi accorsi di loro, fino al
giorno in cui mi ritirai in
assorto silenzio, nel mio tempio
in montagna.
Fu lì che li
notai apparire, tra la Luce
e l’ Ombra, sul limite del prato
ed il bosco…
Presenze sottili,
evanescenti, forme eteree di
luce cristallina, timide e riservate
ma anche curiose di sciogliersi
e avvolgersi in spiraliformi
ascese nell’ estasi della mia
presenza, consapevole di loro…
Sembravano indicarmi
la strada in direzione della piccola
fonte che adacquava il terreno
circostante e saltellavano con
passi di nuvola, sulle isole
di prato più asciutte…
Mi fermai rapito dalla
visione, avvolto in un silenzio
straordinario, dove lo scorrere
dell’acqua e il sibilo del vento,
si univano in risonanze armoniche
con l’ ambiente che, me ne accorsi
stupefatto, sembrava circoscrivere in
una “sfera verde smeraldo”,
l' anfiteatro naturale in cui
mi trovavo.
Non avevo mai visto
un colore brillare così…
pulsava di fosforescenza, emanando
un ‘evanescente chiarore cristallino,
lucido, terso e così
puro da sentirne la freschezza,
nel respiro…
Mi guardai attorno
per cercare se ci fosse qualcuno,
partecipe della mia stessa visione
ma nessun essere vivente mi
apparve, mentre venivo rapito
ed elevato ad un cielo superiore,
in uno spazio dimensionale così
ampio da dilatare il mio cuore
e contemporaneamente il mio
udito, all’ascolto di un coro
glorioso in potenza ed impatto.
Sembrava il suono di un oceano
in cui si versavano torrenti
impetuosi di acque e nel contempo
onde di risonanza e di frequenza
elettroniche e capii che ero
immerso in una foglia e nell’
essere vegetale che mi stava
ospitando nel suo ricettacolo
segreto…
Immediatamente realizzai
che ogni forma vegetale vivente
accanto a me era viva e assorta
in un ascolto contemplativo
che registrava ogni percezione
ambientale, compresa la mia
presenza e la mia stessa memoria
uditiva che, comunicava in una
lingua dolce e sfumata, le emozioni
del mio stesso cuore…
C’era pieno di creature
viventi che mi stavano percependo
e perfino il mio respiro era
ascoltato con attenzione e curiosa
intuizione del mio stato emozionale.
Mi parve di trovarmi
all’ interno di un nucleo familiare
le cui dimore di residenza erano
gli alberi, le foglie, i frutti
e i fiori circostanti.
Questi meravigliosi
abitanti si nutrivano beatamente
delle emanazioni energetiche
del sole, dell’ acqua, della
terra, dell’ aria, in un’ atmosfera
di pace e tranquillità,
chiacchierando e
ridendo divertiti del mio allibito
stupore, nel percepirli nell’
interspazio cristallino della
loro evanescenza sottile…
Sentii la superficie
della mia pelle
respirare in ogni cellula, cosciente
di provare un brivido estatico,
simile ad un orgasmo, nel realizzare
che il senso tattile nel “sentire”,
mi permetteva addirittura, di
vedere l’ invisibile presente,
celato ad occhi impuri…
“ Tu sei l’ allievo
del Maestro Alchimista, non
è vero?” Questa impronta vibrante
di voce mi provenne da dentro…
“Prima di aprire
i tuoi occhi, il tuo caro maestro,
ha aperto le nostre orecchie.
Noi siamo venuti all’ esistenza
per primi tra i figli di Dio…
Il nostro incarico è
proteggere lo spazio e i diritti
di chi vive
e ama la libertà… Nei
boschi offriamo rifugio ai penitenti
e nei prati accogliamo i bambini
e i loro giochi. Ci
ritiriamo dai luoghi contaminati
dalla violenza e dal sangue
o da troppi aggressori umani
o demoniaci senza rispetto.
Solo in territori vergini e
preclusi ai mortali abitiamo
permanentemente. Abbiamo abbandonato
le regioni inferiori perché
l’ uomo ha privato i vegetali
intorno a sé di luce
e nutrimento e ha inquinato
ogni sorgente di vita.
Per questo motivo
la Creazione ha perduto lo splendore
che vedi e le foglie non emanano
più l’aspetto fosforescente
della nostra presenza…
Gli umani ci stanno
privando del nostro habitat
naturale e siamo privi di case
in cui dimorare serenamente
come la nostra costituzione
richiede...
Gli animali selvatici,
che giocavano tra noi, sono
saliti ai monti e anche noi
piante stiamo perdendo la nostra
identità curativa, a
causa del degrado ambientale
in cui siamo costrette a sopravvivere.
Ma tu sembri mandato
dal Grande Padre e Creatore
Celeste per liberarci dal timore
che turba il nostro regno…
Saremo tuoi maestri,
se lo vorrai e anche tuoi servitori,
in ogni opera buona che potrai
realizzare per difendere la
nostra causa e quella di coloro
dotati di una fede simile alla
nostra…
La Parola di Dio
è fonte di fiducia e
le nostre anime respirano la
libertà dei figli di
Dio, come la tua, caro amico.
Siamo pronti a
rivelarti i nostri segreti,
ma ti preghiamo di non morire
fino a quando non ci avrai benedetti
trasformandoci nelle medicine
più nobili del tuo Erbario...
Aiuta perciò,
la nostra dinastia a sopravvivere
nella tradizione ereditaria
che ci ha resi famosi, fin dall'
antichità, per la nostra
preziosa collaborazione alla
salute dell' uomo, preservandolo
da tremende malattie ereditarie,
provenienti da genesi più
aggressive e artificiali.
Un giorno la tua
Arte annienterà l' Impero
della falsa medicina, che produce
tossici velenosi e sintetici
e deturpa perfino le erbe che
usa per i propri avidi interessi
di potere sulla malattia e la
morte conseguente. Nessuno di
noi penetrerà mai un
preparato medicinale ambiguo
sostenendolo con lo spirito
della vita che puoi vedere,
grazie ai tuoi
occhi benedetti da Dio…
Perciò nessun
beneficio potrà essere
conseguito con tanta paradossale
idiozia... Non provare alcuna
pena per l' ignoranza di questi
uomini. Molti di loro non lo
sono più, negli
occhi e nel cuore
di Dio.
Sconsiglia chiunque
dal procurarsi queste sante
medicine, nella casa di chi,
naturalista non è…
E’ una grave offesa
alla dignità della nostra
amorevole esistenza, dedicata
alla cura e alla prevenzione
da tutte le peggiori malattie,
che colpiscono proprio chi trascura
di proteggerle dalle avide mani
degli speculatori, affamati
di carne e sangue...
Le
piante in grado di curare questi
disturbi, non crescono in serre
o in coltivazioni biologiche
organizzate
dall' uomo. Nessuna
entità guaritrice abiterebbe
mai in queste strutture coltivate
a scopo farmacologico, da operatori
inconsapevoli di quanto sia
inutile tentare di sottoporre
le erbe alla crescita controllata
che avviene in laboratorio,
o negli allevamenti
animali o nei ghetti disumani...
Ci ritiriamo immediatamente,
ovunque manchi lo spirito di
santità che porta il
maestro alchimista, nel suo
eremitaggio, a
raggiungerci nei luoghi più
selvatici e biologicamente incontaminati.
Se la nostra dinastia
fosse estinta e nessuno spirito
potesse più sostenere
la demoniaca stirpe umana degradata,
l' inquinamento porterebbe alla
fine ogni essere vivente e gli
insetti occuperebbero la terra
per molte generazioni.
Parla al Regno
animale, ti confermeranno i
nostri stessi timori. Anch’essi
parlano la lingua del Cielo,
come noi, ma si esprimono in
lamenti, sguardi e movimenti
comprensibili ai “puri di cuore,”
come te...
Denuncia perciò
questi ciarlatani presuntuosi,
sconsiglia chiunque dall’ affidarsi
alle loro vergognose menzogne.
Offendono Dio e causano più
morti di quanti, presuntuosamente
dicono di curare… Guarda bene
e vedrai il macello quotidiano
nelle Camere di chirurgia sperimentale
di questa stirpe di becchini
e scavafosse militari”.
Non avrei mai creduto
di poter sperimentare il passaggio
tra un regno e l' altro senza
mutare la forma del mio corpo.
Ero convinto che solo dopo la
morte l' essere sperimentasse
questa totale immersione nel
creato.
Invece mi resi conto
che fu sufficiente risorgere,
in senso metaforico, alla nuova
consapevolezza che mi preattendeva,
in virtù della mia iniziazione
alchemica.
La seconda morte non
avrà più potere
su di me, ora lo so, sono entrato
a far parte della schiera di
coloro da Dio concepiti, per
la Resurrezione.
Da allora le mie percezioni
sono state sublimate e oggi
dopo 20 anni di pratica alchemica
e filosofica ho deciso
di uscire dal mio isolato silenzio
e parlare al cuore di tutti
coloro che ho assistito e liberato
da turbamenti e malattie. Ho
imparato la lingua di molti
animali, dopo aver udito le
piante conversare con me.
Queste sono le visioni
che ho avuto, ascoltando parlare
una foglia, nella quale l’ Universo
si era immerso in estatica contemplazione.
Sia benedetto
il mio Maestro spirituale
che ha aperto i miei sensi...
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