La Quint'essenza elemento Olfatto

 

II Corinti 2 :14 " Siano rese grazie a Dio, che per mano nostra espande e rende percepibile ovunque il profumo della sua conoscenza ".

Un "odore" di morte ai morti ed un "profumo" di vita ai vivi...

La percezione del profumo avviene tramite una scomposizione delle particelle dell'acqua attraverso i recettori posti all'interno della mucosa olfattiva.  Nell'espressione "buon fiuto" si comprende la natura intuitiva di questo senso, che predispone il gusto suscitando in bocca la cosiddetta "acquolina".  Come l'udito attira la vista, così l'olfatto attiva la percezione del sapore.  Il "fíuto" o "buon intuito" che questo senso permette, si aggrava nel periodo invernale (acqua), sottoposto ai disturbi influenzali da microorganismi od agenti virali che in questa stagione cercano di penetrare le difese immunitarie, riducendo alcune presenze salino minerali come manganese, rame, ferro e magnesio, che proteggono l'essere.  Contemporaneamente al corpo, anche lo spirito diviene nel periodo invernale, più cupo e profondo e le intuizioni (olfattive) altrettanto... Anche la dimensione del tempo tende a dilatarsi assumendo un bioritmo più lento.  L'atonia al meridiano del rene in questa stagione può pregiudicare l'equilibrio salino minerale ed alcune formazioni alcalose, aggravate da ritenzione idrica (cellulite) si accumulano spesso nei corpi più sensibili al freddo.  L'olfatto e le prime vie respiratorie certamente saranno oggetto in questi casi di maggior protezione preventiva : l'Echinacea e l'Harpagophytum tra le radici, l'Origano, il Timo e l'Eucalipto tra le foglie, anticiperanno e correggeranno gli squilibri di acqua e di aria propri della stagione e prepareranno l'organismo ad una primavera (aria) che trarrà beneficio energetico da rimedi enzimatici (fuoco) come la Pappa Reale, unitamente alla clorofilla, somministrate nel periodo di transizione stagionale (fine inverno - inizio primavera).  Le virtù enzimatiche purificheranno gli eccessi alcalosi accumulati durante l'inverno.  L'olfatto inoltre, attiva il successivo senso, il gusto, che viene adeguatamente stimolato dagli aromi del cibo cotto.  I profumi stimolano i recettori ormonali delle mucose nasali e contemporaneamente agiscono per via sinergica sulle secrezioni enzimatico-ormonali di tutte le altre mucose interne (gola, polmoni, stomaco, intestino, reni, vescica, utero-prostata).  I profumi e l'olfatto attivano perciò anche moltissime percezioni emozionali ed influiscono su depressioni e paure (quelle delle acque), desideri sessuali (per la stimolazione surrenale che consegue), influenze invernali, ritenzione idrica. l'eccesso di sale o di zuccheri aggrava l'olfatto.  E' chiaro che un eccesso di tonalità profumate potrebbe addirittura indurre un senso di nausea e vomito, anche in chi semplicemente ascoltasse una conversazione svolta all'insegna dell'eccesso in salato o in dolciastro.  Questi sono modi di esprimersi tipicamente adottati da chi soffre di alti e bassi emozionali.  Nella somatica strutturale del naso, alcuni interpretano la potenza sessuale del suo possessore, simbolo fallocrate della legge del più forte, ma anche delle virtù di compassione e lealtà che un naso particolarmente pronunciato manifesta.  La curiosità ed il pettegolezzo rivelano nelle forme del naso la personalità dell'essere.  E' buona abitudine, nel periodo invernale, assumere bagni caldi nelle ore serali, per la sinergia che l'acqua induce anche sull'olfatto, che beneficierà di armonie profumate e gradevoli, come quelle degli aromatici incensi orientali.  Duplici influenze perciò, psichiche o spirituali, appartengono al senso dell'olfatto, che svolge dunque vere e proprie attività terapeutiche, all'interno del corpo di tutti gli esseri.
 
 
 
LA VERA QUINT'ESSENZA ETERICA
(MANUALE PER ALCHIMISTI QUALIFICATI)
1999 - OLFATTO